Pensieri e mente nelle relazioni
Episodio 193 – Presenza: il dono del presente
Che cosa è la presenza? Cosa vuol dire essere presente? Perché il presente è un dono?
*Iscriviti ora al per-corso: “Il dono del presente”: https://www.relazioniamoci.it/il-dono-del-presente/
Se non siamo presenti la vita ci sfugge. La presenza non si può descrivere o comprendere. La presenza è un’esperienza. Esattamente come l’amore: non si può spiegare, né capire. Si può sperimentare.
La nostra mente cerca di spiegare e capire ogni cosa. La mente vive di immagini. La presenza, invece, non è un’immagine, ma è un’esperienza. E si raggiunge attraverso un percorso.
Ma cosa è il presente?
La presenza è ogni momento in cui sentiamo coerenza interna, che si traduce nello stare bene, senza bisogno di cornici intorno. Sentiamo di stare bene, senza condizioni e motivi particolari. Ogni volta che abbiamo sperimentato la presenza, abbiamo potuto constatare di trovarci in un luogo oltre il tempo e lo spazio. È uno stato di benessere che non dipende da nulla; è semplicemente benessere.
La mente, però, tende ad allontanarci da questo momento ed ogni volta che la mente concettualizza, perde il presente.
Ci sono diversi ostacoli, che rendono più difficoltoso l’accesso alla presenza:
1) Distrazione: non ci accorgiamo di essere costantemente distratti. La mente è continuamente nel futuro o nel passato; la mente ci porta continuamente a distrarci dal presente
2) Pensieri involontari continui: la mente pensa sempre, è il suo lavoro. La ruminazione quando diventa consapevole, però, può diventare un vantaggio, guardare, vedere, osservare i pensieri è utile alla presenza. È necessario divenire osservatori consapevoli, per poter fare esperienza del presente.
3) Inconsapevolezza: la mente ci porta a passeggio; i pensieri continui ci allontanano dal momento che stiamo vivendo, spostandoci nel passato o nel futuro.
Abbiamo però a nostra disposizione delle risorse per poter accedere alla presenza e godere del dono del presente:
1) attenzione: gestire l’attenzione ci consente di spostarla dove è utile che sia. Questo può diventare un’ancora al presente.
2) Distinzione: distinguere i pensieri volontari da quelli involontari, ci consente di essere osservatori dei nostri pensieri e non lasciarci dominare da essi.
3) Strategie per essere consapevoli: divenire consapevoli dei nostri attaccamenti e imparare a fare esperienza della gratitudine.
E tu, riesci a vivere il presente come dono?
Pensieri
e mente
nelle relazioni
Episodio 193 – Presenza: il dono del presente
Che cosa è la presenza? Cosa vuol dire essere presente? Perché il presente è un dono?
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Se non siamo presenti la vita ci sfugge. La presenza non si può descrivere o comprendere. La presenza è un’esperienza. Esattamente come l’amore: non si può spiegare, né capire. Si può sperimentare.
La nostra mente cerca di spiegare e capire ogni cosa. La mente vive di immagini. La presenza, invece, non è un’immagine, ma è un’esperienza. E si raggiunge attraverso un percorso.
Ma cosa è il presente?
La presenza è ogni momento in cui sentiamo coerenza interna, che si traduce nello stare bene, senza bisogno di cornici intorno. Sentiamo di stare bene, senza condizioni e motivi particolari. Ogni volta che abbiamo sperimentato la presenza, abbiamo potuto constatare di trovarci in un luogo oltre il tempo e lo spazio. È uno stato di benessere che non dipende da nulla; è semplicemente benessere.
La mente, però, tende ad allontanarci da questo momento ed ogni volta che la mente concettualizza, perde il presente.
Ci sono diversi ostacoli, che rendono più difficoltoso l’accesso alla presenza:
1) Distrazione: non ci accorgiamo di essere costantemente distratti. La mente è continuamente nel futuro o nel passato; la mente ci porta continuamente a distrarci dal presente
2) Pensieri involontari continui: la mente pensa sempre, è il suo lavoro. La ruminazione quando diventa consapevole, però, può diventare un vantaggio, guardare, vedere, osservare i pensieri è utile alla presenza. È necessario divenire osservatori consapevoli, per poter fare esperienza del presente.
3) Inconsapevolezza: la mente ci porta a passeggio; i pensieri continui ci allontanano dal momento che stiamo vivendo, spostandoci nel passato o nel futuro.
Abbiamo però a nostra disposizione delle risorse per poter accedere alla presenza e godere del dono del presente:
1) attenzione: gestire l’attenzione ci consente di spostarla dove è utile che sia. Questo può diventare un’ancora al presente.
2) Distinzione: distinguere i pensieri volontari da quelli involontari, ci consente di essere osservatori dei nostri pensieri e non lasciarci dominare da essi.
3) Strategie per essere consapevoli: divenire consapevoli dei nostri attaccamenti e imparare a fare esperienza della gratitudine.
E tu, riesci a vivere il presente come dono?