La comunicazione nelle relazioni

Episodio 268 – Chi comanda i nostri pensieri? Scopri come gestire i pensieri

Chi comanda i nostri pensieri? Scopri come gestire i pensieri

Come possiamo gestire i nostri pensieri?

La nostra sofferenza è quasi sempre creata dai nostri pensieri. Nel momento in cui impariamo a gestire i nostri pensieri, gran parte della nostra sofferenza si dissolve.
Spesso siamo in balìa dei nostri pensieri perchè non siamo in grado di gestirli. I pensieri influenzano le nostre azioni e emozioni. Ed è quindi di fondamentale importanza imparare a gestirli.

Come fare?

Il primo passo consiste nell’ ascoltare il pensiero e comprendere quale parte di noi è al comando. Quando ci arriva un pensiero dobbiamo ascoltare il pensiero e chiederci cosa la mente sta producendo. Ascoltare il pensiero vuol dire fare silenzio, sentire e trascrivere cosa sta accadendo. Una volta che l’abbiamo ascoltato possiamo riconoscerlo come qualcosa di diverso da noi: noi non siamo i nostri pensieri.

Il passo successivo è chiederci: dove nasce questo pensiero? Bisogna individuare le emozioni che ci sono dietro al pensiero e comprendere se il pensiero nasce dalla parte animica, dal sé superiore o dall’ego, la parte impaurita, chiusa, che gioca in difesa.

Il terzo passo è chiederci: cosa porta questo pensiero? Emozioni piacevoli? Un contributo costruttivo per me e l’altro oppure rabbia, tristezza, distruzione?

Il quarto passo è chiederci: dove conduce? Dove ci porta questo pensiero?

Il quinto passo è chiedersi: sa aspettare? Questo pensiero sa aspettare? Per distinguere se un pensiero fa bene o fa male bisogna osservare e vedere se il pensiero è frettoloso, non è presente, ma se sa aspettare.

Chi è al comando della tua nave?

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Come possiamo gestire i nostri pensieri?

La nostra sofferenza è quasi sempre creata dai nostri pensieri. Nel momento in cui impariamo a gestire i nostri pensieri, gran parte della nostra sofferenza si dissolve.
Spesso siamo in balìa dei nostri pensieri perchè non siamo in grado di gestirli. I pensieri influenzano le nostre azioni e emozioni. Ed è quindi di fondamentale importanza imparare a gestirli.

Come fare?

Il primo passo consiste nell’ ascoltare il pensiero e comprendere quale parte di noi è al comando. Quando ci arriva un pensiero dobbiamo ascoltare il pensiero e chiederci cosa la mente sta producendo. Ascoltare il pensiero vuol dire fare silenzio, sentire e trascrivere cosa sta accadendo. Una volta che l’abbiamo ascoltato possiamo riconoscerlo come qualcosa di diverso da noi: noi non siamo i nostri pensieri.

Il passo successivo è chiederci: dove nasce questo pensiero? Bisogna individuare le emozioni che ci sono dietro al pensiero e comprendere se il pensiero nasce dalla parte animica, dal sé superiore o dall’ego, la parte impaurita, chiusa, che gioca in difesa.

Il terzo passo è chiederci: cosa porta questo pensiero? Emozioni piacevoli? Un contributo costruttivo per me e l’altro oppure rabbia, tristezza, distruzione?

Il quarto passo è chiederci: dove conduce? Dove ci porta questo pensiero?

Il quinto passo è chiedersi: sa aspettare? Questo pensiero sa aspettare? Per distinguere se un pensiero fa bene o fa male bisogna osservare e vedere se il pensiero è frettoloso, non è presente, ma se sa aspettare.

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