La comunicazione nelle relazioni
Episodio 281 – Come superare l’egocentrismo con la meditazione
Spesso siamo abituati ad essere concentrati solo su noi stessi. Come possiamo superare questo egocentrismo con la meditazione? La pratica può aiutarci ad uscire da noi stessi. In particolare con le pratiche sugli incommensurabili è possibile uscire da noi stessi.
Ne parliamo in questo video con Fabrizio Giuliani, maestro di meditazione.
Anziché osservare solamente i nostri stati, come accade nella meditazione vipassana, con la meditazione sugli incommensurabili possiamo andare oltre l’ossessione verso noi stessi.
Questi stati sono definiti da Bhudda gli incommensurabili, poiché sono senza fine. Sono gli stati mentali che sono i pilastri dell’universo. In particolare questi stati sono la metta, benevolenza e fratellanza; karuna, che è la compassione (soffrire con l’altro senza voler risolvere la sofferenza dell’altro); mudita, la gioia per la gioia degli altri; upekkha, l’equanimità, la qualità mentale che è in grado di abbracciare tutto, essendo in armonia con tutto, gioie e dolori.
Sono pratiche di concentrazione che hanno lo scopo di coltivare questi stati mentali ripetendo delle frasi. Tutte queste pratiche ci portano fuori da noi stessi, ci aiutano a comprendere che noi non siamo al centro dell’universo. In questo senso ci fanno superare l’egocentrismo.
Come coltivare degli stati mentali specifici?
La
comunicazione
nelle relazioni
Episodio 281 – Come superare l’egocentrismo con la meditazione
Spesso siamo abituati ad essere concentrati solo su noi stessi. Come possiamo superare questo egocentrismo con la meditazione? La pratica può aiutarci ad uscire da noi stessi. In particolare con le pratiche sugli incommensurabili è possibile uscire da noi stessi.
Ne parliamo in questo video con Fabrizio Giuliani, maestro di meditazione.
Anziché osservare solamente i nostri stati, come accade nella meditazione vipassana, con la meditazione sugli incommensurabili possiamo andare oltre l’ossessione verso noi stessi.
Questi stati sono definiti da Bhudda gli incommensurabili, poiché sono senza fine. Sono gli stati mentali che sono i pilastri dell’universo. In particolare questi stati sono la metta, benevolenza e fratellanza; karuna, che è la compassione (soffrire con l’altro senza voler risolvere la sofferenza dell’altro); mudita, la gioia per la gioia degli altri; upekkha, l’equanimità, la qualità mentale che è in grado di abbracciare tutto, essendo in armonia con tutto, gioie e dolori.
Sono pratiche di concentrazione che hanno lo scopo di coltivare questi stati mentali ripetendo delle frasi. Tutte queste pratiche ci portano fuori da noi stessi, ci aiutano a comprendere che noi non siamo al centro dell’universo. In questo senso ci fanno superare l’egocentrismo.
Come coltivare degli stati mentali specifici?