Riprendiamo il nostro percorso di sviluppo personale con un regalo natalizio che spero sia di tuo gradimento:
- il seguente post, scritto dalla collega e amica Rosaria Foglia,
- farcito da una mia video lezione di circa 15 minuti sull’argomento della Comunicazione Interpersonale Sistemica.
Ti doniamo un gioco di squadra che speriamo possa davvero piacerti ed esserti utile: Rosaria spiega tecnicamente l’aspetto sistemico della comunicazione, io aggiungo solo qualche chiarimento e qualche esempio pratico che può essere utile.
Buona lettura e buona visione!
Sebbene possa sembrare contro intuitivo, da un punto di vista scientifico la comunicazione non si riduce all’uso della parola e ha a che fare solo in parte con l’intenzione di esprimere questo o quel significato.
La comunicazione è un passaggio di diversi tipi di informazioni.
Da questo punto di vista, la comunicazione interpersonale è rappresentabile come passaggio d’informazioni da un soggetto all’altro non solo attraverso il linguaggio, ma anche con la postura, le reazioni del corpo e il comportamento.
Ognuno di noi, dunque, comunica sempre, che lo vogliamo o no.
In sintesi, il nostro comportamento influenza quello degli altri e quello degli altri influenza il nostro. La comunicazione, cioè, è circolare e continua.
Una delle scoperte più importanti nel campo della comunicazione interpersonale è che: la comunicazione non avviene mai a senso unico.
Se A comunica qualcosa a B, B comunica qualcosa ad A. Il ritorno d’informazione da parte di B si chiama feedback. Il feedback di B (detto anche “retroazione” in termini cibernetici) è considerato un effetto della comunicazione di A. Il feedback di B determina, a sua volta, un contro-feedback di A, e così via.
In parole semplici: non esiste chi agisce e chi reagisce, tutti agiamo e reagiamo in un cerchio comunicativo continuo.
Un gruppo di persone manifestano dunque sequenze comunicative di feedback e contro-feedback il cui risultato finale è rappresentabile come un sistema.
La teoria dei sistemi vede un gruppo di persone come un sistema che può essere in equilibrio dinamico (omeostasi) o in trasformazione (evoluzione), grazie ad un complesso gioco di azioni e retroazioni.
Una famiglia in difficoltà, ad esempio, si sente intrappolata in una condizione di disagio da cui vorrebbe uscire, ma senza successo. Ciò è rappresentabile in termini di un sistema in cui ciascun membro agisce come un sensore che recepisce la comunicazione degli altri membri e restituisce un feedback che tende, suo malgrado, a riportare il sistema alla condizione iniziale.
La scoperta di questo modo di vedere la comunicazione ha avuto, soprattutto negli anni ’70, un’influenza rivoluzionaria nell’interpretazione dei fenomeni di disagio.
Si è compreso che nella esplorazione di un problema interpersonale è essenziale valutare l’intero circuito comunicativo.
Molto spesso, delle situazioni apparentemente confuse diventano ben comprensibili in termini di feedback reciproci.
È particolarmente importante riconoscere alcune condizioni in cui le persone sembrano imprigionate in circoli viziosi di feedback reciproci senza fine:
- Se una persona è possessiva, l’altra può diventare insofferente incrementando ancora di più l’atteggiamento possessivo della prima.
- Se una persona è sospettosa, l’altra può essere sfuggente, alimentando in questo modo il sospetto.
Intervenire in circostanze del genere, impone l’obbligo di non lasciarsi tentare dal prendere posizione a favore di un membro contro l’altro, di evitare di esprimere giudizi di valore di un comportamento a discapito dell’altro, e di considerare ogni problema interpersonale come la risultante di un circolo vizioso di cui i vari membri sono allo stesso tempo artefici e vittime.
Il piccolo Grande Team di Ricomincio da me ti augura delle feste ricche di serenità, benessere, pace, gioia, crescita personale, e di tutto ciò che tu più desideri.
Augurissimissimi da
Antonio Quaglietta, Massimo Carrozza, Antonella Di Mauro, Giovanna Cuoco, Alberto Aliastro, Sara Barone, Rosaria Foglia, Pasquale Puzio, Sara Carretta.