Ciao, bentrovato in questa nuova esperienza di crescita personale.
Oggi voglio raccontarti una storia di cambiamento e di cambiamento profondo: la storia di Ania Goledzinowska.
Una storia che personalmente interpreto come un cambiamento personale dal ben-avere al ben-essere.
Ho avuto modo di incontrare Ania, qualche giorno fa, grazie ad amici comuni e di organizzare con lei un incontro, una sua testimonianza, con tante persone che volevano ascoltare la sua storia.
Ania si è subito presentata come una ragazza normale, aperta, dolce e disponibile eppure la sua vita fino a pochi mesi fa non era proprio definibile come normale.
Ania ha un trascorso da top model e showgirl televisiva molto in vista. Fino a poco tempo fa era inoltre la fidanzata del nipote di Silvio Berlusconi. Guardie del corpo, jet privato, fama e denaro. Una vita in cui apparentemente non manca nulla, quella da molti desiderata.
Per dirla con le parole di Ania “Una vita in cui devi solo chiedere per ottenere senza alcun limite.“
Eppure Ania non era felice.
La sua storia in effetti inizia molto prima da un’ infanzia povera in un piccolo paese della Polonia, la precoce perdita del padre, inizio di eccessi e ricerca del piacere… ma tanto dolore accumulato.
Poi, come la nostra buona società ci insegna, spinta al riscatto sociale, tanta voglia di “diventare qualcuno” dimostrando di “potercela fare”.
Ania, al top della carriera, continuava a sentire un grande vuoto dentro ma cercava di riempirlo, come ognuno di noi fa, con le opzioni che vedeva dunque nuovi contratti, case, auto vestiti e feste con le persone che contano.
Oggi dice: “Quella non ero io… lo sentivo. Quella non era la mia vita.”
Un giorno però ha deciso che, se il suo mondo non riusciva a colmare il vuoto interiore, forse continuare in quella direzione poteva solo significare peggiorare la situazione. Ania, come ci ha raccontato, ha avuto la forza di vedere che
“Ciò che davvero mi serviva era amore… ma quello non si poteva comprare.”
Qui la svolta. Ania accetta di guardare in altre direzioni e di esplorare strade che aveva visto ma giudicato inutili a priori.
Per una serie di “coincidenze” si ritrova a fare un viaggio a Medjugorie, incontra persone nuove, si confronta con valori diversi e qualcosa di grande e di incredibile per lei accade… ma non voglio raccontartelo io lascio che sia Ania a farlo…
I due video che trovi qui sotto sono un po’ il prima e il dopo, per me rappresentano la differenza tra maschera e identità.
Spero che vedere e ascoltare questi due video così diversi possa farci riflettere sulla vita che vogliamo, sulle maschere che ogni giorno senza accorgecene indossiamo e su chi realmente siamo.
Ania è passata dalle cene in Sardegna con i flash che l’accevano a una pizza tra amici in cui gioia e condivisione umana sono il piatto forte… ti assicuro che l’altra sera Ania, come tutti noi, era gioiosa.
Oggi Ania sa chi è e non sente più di dover diventare qualcuno.
Ti auguro una splendida giornata!
Antonio