La relazione con le emozioni
Ascoltare non è sentire!
Ascoltare non è sentire!
Cosa significa ascoltare? Cosa, invece, sentire?
Cosa è l’ascolto? Qual è la differenza tra ascoltare e sentire?
Qual è il modo migliore per ascoltare?
Quali sono le difficoltà di ascolto?
Ascoltare gli altri vuol dire stare in maniera profonda con un’altra persona. Spesso incontriamo notevoli difficoltà di ascolto, perché la mente ha difficoltà a restare attenta.
Quindi il meccanismo che la mente mette in atto si concretizza in due possibilità: o la mente aggancia i significati delle parole e ci riporta alla nostra esperienza personale, quindi non ascolta, si limita a sentire quello che ci viene raccontato; oppure, altre volte, succede che partiamo per un viaggio interno: cioè, non interrompiamo l’altro, sembra che siamo in ascolto ma in realtà si attiva il nostro dialogo interno, che ci distoglie e allontana dalla persona che abbiamo di fronte e ci sta parlando. Questo non ci permette di ascoltare gli altri veramente, né di restare in ascolto di se stessi.
Ascoltare non è sentire!
La difficoltà di ascolto si manifesta come distrazione di una mente non focalizzata, che procede per link: si aprono tante finestre che non c’entrano nulla con quello che la persona che stiamo ‘ascoltando’ sta dicendo. Quando accade ciò, sentiamo qualcosa e lo agganciamo ai nostri vissuti e significati e, nel dialogo interno, ci distraiamo e, magari, iniziamo a giudicarci perché ci siamo distratti: questo è il gioco dell’ego!
Per tornare all’ascolto, è necessario renderci consapevoli di questo meccanismo e, respirando, tornare all’ascolto, imparando a gestire la nostra attenzione e a dirigerla in modo consapevole.
Imparare a gestire l’attenzione non significa che non ci distraiamo mai, ma che possiamo tornare all’ascolto.
Quando impariamo a padroneggiare l’attenzione, sappiamo dirigerla davvero.
E tu, ascolti o senti?
Fammi sapere nei commenti,
Antonio
La
relazione con le emozioni
Ascoltare non è sentire!
Ascoltare non è sentire!
Cosa significa ascoltare? Cosa, invece, sentire?
Cosa è l’ascolto? Qual è la differenza tra ascoltare e sentire?
Qual è il modo migliore per ascoltare?
Quali sono le difficoltà di ascolto?
Ascoltare gli altri vuol dire stare in maniera profonda con un’altra persona. Spesso incontriamo notevoli difficoltà di ascolto, perché la mente ha difficoltà a restare attenta.
Quindi il meccanismo che la mente mette in atto si concretizza in due possibilità: o la mente aggancia i significati delle parole e ci riporta alla nostra esperienza personale, quindi non ascolta, si limita a sentire quello che ci viene raccontato; oppure, altre volte, succede che partiamo per un viaggio interno: cioè, non interrompiamo l’altro, sembra che siamo in ascolto ma in realtà si attiva il nostro dialogo interno, che ci distoglie e allontana dalla persona che abbiamo di fronte e ci sta parlando. Questo non ci permette di ascoltare gli altri veramente, né di restare in ascolto di se stessi.
Ascoltare non è sentire!
La difficoltà di ascolto si manifesta come distrazione di una mente non focalizzata, che procede per link: si aprono tante finestre che non c’entrano nulla con quello che la persona che stiamo ‘ascoltando’ sta dicendo. Quando accade ciò, sentiamo qualcosa e lo agganciamo ai nostri vissuti e significati e, nel dialogo interno, ci distraiamo e, magari, iniziamo a giudicarci perché ci siamo distratti: questo è il gioco dell’ego!
Per tornare all’ascolto, è necessario renderci consapevoli di questo meccanismo e, respirando, tornare all’ascolto, imparando a gestire la nostra attenzione e a dirigerla in modo consapevole.
Imparare a gestire l’attenzione non significa che non ci distraiamo mai, ma che possiamo tornare all’ascolto.
Quando impariamo a padroneggiare l’attenzione, sappiamo dirigerla davvero.
E tu, ascolti o senti?
Fammi sapere nei commenti,
Antonio