La comunicazione nelle relazioni
Episodio 145 – L’ego non si racconta, l’Anima sì
Ego e anima. Due facce della stessa medaglia.
Cosa vuol dire che l’ego non si racconta, ma l’anima si?
Cosa è l’ego?
Cosa è l’anima?
Cosa fa l’ego? Cosa fa l’anima?
Le relazioni sono uno specchio e ci permettono di conoscere meglio noi stessi e l’altro.
Per vivere la relazione come spazio di crescita, dobbiamo, però, essere disposti a parlare di noi, lasciando che l’altro veda delle parti di noi, ben oltre le parole che diciamo.
Ego e anima utilizzano però due linguaggi diversi.
Il linguaggio dell’ego è un linguaggio infantile.
il linguaggio dell’anima è un linguaggio maturo, che parte dal profondo e arriva al profondo. E’ un linguaggio di un’anima che comunica con un’altra anima, che si racconta, appunto.
Come possiamo distinguere ego e anima?
Il nostro ego erige barriere e muri, vive di paura di mostrarsi e di aprirsi.
Quando lo ascoltiamo, la relazione diventa un ring in cui o ci difendiamo o attacchiamo.
Come possiamo riconoscere l’ego?
Quindi, vivendo di paura, l’ego personalizza, compete e sente il giudizio (e giudica). Per questo, si nasconde; e non si racconta. Non può farlo.
C’è però un’altra parte di noi, più profonda e viva, l’ anima, che vive di connessione, di apertura, di autenticità e di amore. Sentirsi connessi e aperti è vitale per la nostra anima; la sua aspirazione massima è la relazione di amore.
Come possiamo riconoscere l’anima?
L’anima vive le emozioni, ascolta, conosce e cerca feedback. L’anima si racconta e ha bisogno di raccontarsi.
Ricorda: l’ego non si racconta, l’anima si. Tu, quanto spazio dai alla tua anima, permettendole di raccontarsi?
La
comunicazione
nelle relazioni
Episodio 145 – L’ego non si racconta, l’Anima sì
Ego e anima. Due facce della stessa medaglia.
Cosa vuol dire che l’ego non si racconta, ma l’anima si?
Cosa è l’ego?
Cosa è l’anima?
Cosa fa l’ego? Cosa fa l’anima?
Le relazioni sono uno specchio e ci permettono di conoscere meglio noi stessi e l’altro.
Per vivere la relazione come spazio di crescita, dobbiamo, però, essere disposti a parlare di noi, lasciando che l’altro veda delle parti di noi, ben oltre le parole che diciamo.
Ego e anima utilizzano però due linguaggi diversi.
Il linguaggio dell’ego è un linguaggio infantile.
il linguaggio dell’anima è un linguaggio maturo, che parte dal profondo e arriva al profondo. E’ un linguaggio di un’anima che comunica con un’altra anima, che si racconta, appunto.
Come possiamo distinguere ego e anima?
Il nostro ego erige barriere e muri, vive di paura di mostrarsi e di aprirsi.
Quando lo ascoltiamo, la relazione diventa un ring in cui o ci difendiamo o attacchiamo.
Come possiamo riconoscere l’ego?
Quindi, vivendo di paura, l’ego personalizza, compete e sente il giudizio (e giudica). Per questo, si nasconde; e non si racconta. Non può farlo.
C’è però un’altra parte di noi, più profonda e viva, l’ anima, che vive di connessione, di apertura, di autenticità e di amore. Sentirsi connessi e aperti è vitale per la nostra anima; la sua aspirazione massima è la relazione di amore.
Come possiamo riconoscere l’anima?
L’anima vive le emozioni, ascolta, conosce e cerca feedback. L’anima si racconta e ha bisogno di raccontarsi.
Ricorda: l’ego non si racconta, l’anima si. Tu, quanto spazio dai alla tua anima, permettendole di raccontarsi?