Riprendiamo il nostro viaggio nel mondo della crescita e dello sviluppo personale.
Vediamo oggi un grande ostacolo, un vero nemico del cambiamento e della crescita personale. Che si tratti di cambiare un’abitudine, di migliorare una relazione, di sperimentare nuovi comportamenti o di modificare abitudini dannose, di rivedere qualcosa del nostro rapporto con noi stessi, questo virus mentale è sempre in agguato a dar battaglia per demotivarci e farci provare la sensazione di fallimento. In realtà è una “regola” che apprendiamo da bambini, un residuo del pensiero infantile. Conosciamolo meglio: è il pensiero magico.
Tutto è possibile, avviene solo perché voglio che sia così, se mi concentro posso spostare le stelle con un dito.
Esattamente come abbiamo sentito raccontare nelle fiabe, spesso di fronte ad un cambiamento da affrontare, a una nuova tappa del nostro percorso di crescita personale e relazionale, aspettiamo il “PUUUUFF”, il colpo di bacchetta magica, il genio della lampada che magicamente cambi la situazione. Ciò che cerchiamo è l’intervento risolutore dall’esterno, il deus ex machina.
Solitamente la magia non avviene e noi continuiamo a rosolare a fuoco lento in uno stato di sofferente attesa del cambiamento. Spesso, infatti, questo attendere il momento giusto, la persona giusta, la situazione giusta, la scintilla che scocchi spontaneamente è una strategia inconscia per sabotare il cambiamento.
Non stiamo attendendo per scegliere… stiamo semplicemente scegliendo di non scegliere.
Dimentichiamo che il cambiamento va cercato e provocato.
È fondamentale credere che sia possibile ma avere fiducia e rimanere immobili solitamente non procura né cambiamento né crescita personale.
Possiamo aspettare che le cose accadano o trovare il modo per farle accadere.
Tocca scegliere!
Certo, anche il miracolo esiste ma persino quello va chiesto con forza e fede. Non c’è cambiamento vero senza richiesta, responsabilità e attivazione.
Dato che parliamo di crescita personale impariamo da chi, di crescita, se ne intende: i bambini.
Ricordi come hai imparato a camminare? Probabilmente no, rivediamolo un attimo.
Rendendo le cose molto più semplici di quelle che nella realtà sono e partendo dalla fase in cui il bambino già gattona meglio di un gatto: deve capire, guardandosi intorno, che è possibile stare dritti sulle gambe. Una volta capito che può farlo, inizia a mettere tutta la forza che ha sui piedi ma si accorge che non riesce ad alzarsi. Prova, prova e riprova ma non ce la fa. Si alza e… oooops! Questa non se la aspettava: la testa pesa! E giù…capitomboli… e cade, cade, cade. Minuti, ore, giorni. Lui prova, prova, prova e… cade, cade, cade. E prova a controllare il peso della caviglia, del ginocchio, del bacino, del collo e dondola…e cade…e capitomboli…e cade…e si alza…e ore, giorni, settimane…e cade e dondola e capitomboli e piange…e cade…e si alza e prova, prova…e ride… prova…e finalmente un giorno è in piedi…
Ah, quel bambino eri tu!
Conosci un bambino che sta pensando a come risolvere il problema? Lo immagini, steso nella sua culletta con le mani dietro la testa e i gomiti a fare triangolo ai lati della faccia che ti dice: ”Sai com’è… finché non sono sicuro di quello che devo fare, preferisco aspettare… mi crogiolo nei miei pensieri!”? Un bambino, per fortuna, non lo sa com’è! Agisce, prova, cade, sperimenta, prova, piange, si rialza, ride, vive! Sa quello che vuole… anzi sente ciò che vuole… alla fine…cammina!
Pianificazione, azione, riflessione sui risultati, nuova azione, sono fasi di un cerchio, il circolo virtuoso della crescita e del miglioramento personale, che produce risultati. Vedi post sulla realizzazione di obiettivi personali.
Attendere dunque va bene, riflettere certo che sì, ma come fasi di un processo circolare, dinamico e motivante. Spesso, però, ci perdiamo nella riflessione e nella ricerca astratta di soluzioni senza attivarci. Vogliamo prima capire poi cambiare dimenticando che, a volte, vale un’altra regola:
Se vuoi capire bene qualcosa, inizia a cambiarla… perché se fai sempre le stesse cose ottieni sempre gli stessi risultati!
Bene, spero che questo piccolo esercizio ti chiarirà meglio della teoria come produrre risultati.
- Pensa a un cambiamento che vuoi davvero produrre nella tua vita adesso. Scegline uno che è davvero importante per te realizzare.
- Pensa al più piccolo e semplice passo da fare oggi in quella direzione.
- Ogni giorno assicurati di fare un passo diverso, il più piccolo e semplice passo concreto nella direzione del cambiamento che vuoi ottenere. Attenzione, azioni piccole, semplici ma concrete e diverse ogni giorno.
- Dopo dieci giorni consecutivi, in cui avrai fatto dieci cose concrete e diverse, nota cosa è cambiato in te; facci sapere com’è andata e come ti senti rispetto al tuo cambiamento desiderato.
Ti auguro una Splendida giornata!
Antonio