Bentrovato in questa nuova tappa del nostro viaggio nel mondo della crescita personale e benessere.
“Così come uno scultore deve tagliare, smussare, scalpellare per tirare fuori la forma dal blocco marmoreo; così l’essere umano affinchè il Se possa affiorare, non deve aggiungere nulla al Se ma tagliare, smussare, scalpellare…” Shankaram
L’idea di fondo è una bella idea: non c’è niente da aggiungere a quello che sei ma da togliere, togliere tutto quello che copre e limita l’essere meraviglioso che sei. La pratica non è finalizzata a modificare, “aggiustare” qualcosa che non và o a diventare altro da quello che sei ma piuttosto di ritrovare la condizione di benessere e gioia, caratteristiche della la tua vera natura ed essenza.
Lo yoga parte dal presupposto che il nucleo più autentico e profondo di ogni essere umano è perfetto, buono, puro e splendente. Nella visione più classica e tradizionale dello yoga, le numerosissime tecniche che agiscono su ogni aspetto del nostro essere con pratiche sul corpo, respiro, voce, posture, concentrazione visualizzazione, rilassamento ecc…hanno come scopo principale di risvegliare la nostra coscienza rispetto a chi veramente siamo. Le sensazioni di rilassamento, flessibilità e tono muscolare, miglioramento del respiro, maggiore sicurezza di se ecc…da questo punto di vista li possiamo indicare come “effetti collaterali positivi” della pratica.
Il corpo è perfetto così come è: adempie incredibili e complicatissime funzioni di auto equilibrio e auto rigenerazione senza che ci pensiamo, giorno e notte; sarebbe assurdo e folle pensare che esista una qualche pratica per suggerirgli come fare meglio il suo lavoro. Non è questo. Porsi anzi in un atteggiamento di controllo è controproducente. Lo scopo è di eliminare le troppe tensione che ostacolano la sua naturale azione in direzione della salute più piena e la modalità è l’ascolto profondo e rispettoso di tutto quello che, nella sua immensa saggezza ci dice.
Sciogliendo tensioni del corpo anche la nostra dimensione emotiva si rilassa e distende. Tutte le esperienze dolorose non elaborate della nostra vita rimangono nella memoria del corpo determinandone la postura la respirazione…che in un ciclo vizioso influenzano i nostri pensieri ed emozioni e viviamo trascinandoci inutili persi con gli anni sempre più pesanti, croste che ci ricoprono sempre più spesse…liberando le tensioni di corpo e respiro inevitabilmente si attiva un circolo virtuoso che risveglia pensieri ed emozioni positive che a loro volta sostengono il fisico ad adempiere al meglio le sue funzioni per una vita intensa e gioiosa.
E siccome “un lungo viaggio incomincia con un solo passo” ti propongo una semplice pratica di Yoga Ratna, con la speranza che sia una piccolo contributo a realizzare il meglio di ciò che sei!
Bastrika Mudra. Il gesto del Mantice.
Mudra significa gesto e così sono chiamate tutte quelle pratiche di movimenti guidati dal respiro. Il gesto del Mantice, facile ed utilissimo si può eseguire ogni mattina appena svegli anche nel proprio letto.
Esecuzione:
1) In posizione supina fletti le ginocchia, se possibile mantienile unite e afferrale con le dita intrecciate.
2) Inspirando, distendi le braccia allontanando così le gambe dal corpo, espirando piega i gomiti e avvicina le ginocchia il più possibile al petto.
3) Ripeti alcune volte, seguendo il ritmo lento e profondo del tuo respiro. Poi mantieni per un poco la posizione nell’immobilità, con le ginocchia e le gambe strette all’addome.
4) Ascolta il movimento del respiro e senti espandersi dalla pancia una piacevole sensazione di calore che si espande a sciogliere la colonna.
Benefici: Allevia e previene il mal di schiena, elasticizza la colonna in particolare il tratto sacro-lombare, massaggia e tonifica tutti gli organi interni dell’addome migliorandone le funzioni.
Più la pratica è regolare, maggiori i benefici!! Quindi…BUONA PRATICA!
Insegnante di Yoga Ratna