da Antonio Quaglietta | Giu 7, 2019 | emozioni (posdcast), Podcast
Vi presento oggi un nuovo format, l’idea è di portare tutti voi, tutte le persone interessate, qui nel mio studio… anche se non fisicamente. Ciò che vi propongo è di condividere i vostri i pensieri, le emozioni, le vostre storie… poter trasmettere la vostra esperienza e condividerla. Oggi iniziamo la storia di queste due persone, diverse tra loro ma che condividevano la stessa struttura: la paura.
da Antonio Quaglietta | Mag 28, 2019 | emozioni (posdcast), mente (podcast), Podcast, relazioni (poscast)
Ascoltare è un’arte, ma cosa significa ascoltare? Come si pratica l’ascolto? Che relazione c’è tra l’ascolto di sé e l’ascolto dell’altro? Su questi aspetti e su molti altri abbiamo riflettuto insieme alla mia amica e collega Arianna Garrone.
da Antonio Quaglietta | Mag 21, 2019 | Podcast
La felicità può essere pratica? Quali sono le attività che concretamente ci portano benessere e felicità? Ne parlo insieme a Marco Sacchelli in questa diretta.
da Antonio Quaglietta | Mag 17, 2019 | Podcast
Come si fa ad accettare? Che vuol dire accettare? Accettare vuol dire rassegnarsi? Come si accetta la fine di una relazione? In questa diretta affronto e approfondisco questo tema rispondendo alle vostre domande.
da Antonio Quaglietta | Mag 14, 2019 | Podcast
Parliamo delle storie che ci raccontiamo, se ci riteniamo fortunati o sfortunati e di come questo abbia un senso sia per la nostra vita che per le nostre relazioni. Dialoghiamo in modo semplice e leggero sulla sofferenza, senza né drammatizzarla, né evitarla, per comprenderne qualcosa di più e per vedere i motivi per cui tendiamo a legarci ad essa.
da Antonio Quaglietta | Mag 10, 2019 | Podcast
Come la nostra mente crea il dubbio e l’insoddisfazione costante? Quando siamo presenti, quando viviamo l’esperienza e l’attimo in cui siamo, l’insoddisfazione non può esistere. La nostra mente crea il dubbio – che può diventare anche dubbio patologico – e insoddisfazione proponendo il confronto tra ciò che è l’esperienza presente che viviamo e l’ideale immaginifico che si è creata nel nostro inconscio. L’ideale è però un condensato di perfezione che non può reggere il confronto con l’esperienza e dunque ce la fa svalutare e ci delude. Questo è lo schema che adottiamo nella valutazione di noi stessi e che crea bassa autostima: confrontiamo il nostro sé ideale con ciò che siamo e iniziamo a giudicarci e a sottovalutarci. Riconoscere i propri condizionamenti e tornare alla presenza mentale riconoscendo gli inganni della nostra mente è necessario per provare una vita piena, accrescere benessere e autostima.
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