da Antonio Quaglietta | Giu 19, 2023 | Podcast, relazioni (poscast)
Il potere delle relazioni. Scopri come avere relazioni vere. Come possiamo creare relazioni sane e nutrienti? Ci sono delle capacità necessarie per poter avere relazioni sane e intime. E’ importante coltivare ed allenare ogni giorno queste capacità. Quali sono? Ne abbiamo parlato insieme ad un piccolo gruppo della Community Relazioniamoci. Avere relazioni vere non è semplice. ma se dovessimo tracciare un profilo delle qualità necessarie a coltivare relazioni autentiche, certamente potremmo partire dalla CURA. Avere cura vuol dire avere a cuore, prestare attenzione all’altro, accoglierlo senza giudizio. Infatti, il NON GIUDIZIO è un’altra delle capacità fondamentali. Parlando di relazioni vere occorre inoltre considerare l’ IMPEGNO necessario per la cura e la VOLONTA’ necessaria per stare in relazione. È nella relazione che ci mettiamo in gioco. È nella relazione che rischiamo ed è nella relazione che possiamo crescere ed evolvere. Accogliendo i conflitti per poterli affrontare; accogliendo il confronto per poter costruire; accogliendo l’apertura per poter cambiare.
da Antonio Quaglietta | Giu 16, 2023 | Podcast, emozioni (posdcast), mente (podcast), relazioni (poscast)
Con il giornalista e scrittore, Rocco Pezzano, abbiamo dialogato sul tema del dolore, prendendo spunto dal suo ultimo libro “Il sorriso del mostro”. Cosa accadrebbe se potessimo cancellare il dolore? Come cambierebbe la nostra vita se fosse possibile dimenticare i nostri dolori? Nel romanzo si esplorano le profondità del dolore psicologico a seguito di una grave perdita, con l’ipotesi che c’è qualcuno che ha inventato la possibilità di eliminare il dolore attraverso un farmaco. La storia provoca e solleva un’interessante domanda rivolta ad ognuno di noi: se esistesse un modo per eliminare il dolore, lo accetteremmo? Una vita senza dolore avrebbe una ripercussione nel nostro mondo interno. Il dolore è ciò che ci permette di crescere, il dolore naturale è quello che ci permette di riequilibrare tutto dentro. Ritirarci e mettere a posto dentro di noi è fondamentale per poter crescere ed evolvere. Il dolore è la base dell’empatia. Dolore e piacere passano dagli stessi circuiti: se annulliamo il dolore annulliamo anche la possibilità di provare piacere. Che vita sarebbe senza dolore?
da Antonio Quaglietta | Giu 16, 2023 | Podcast, emozioni (posdcast), mente (podcast), relazioni (poscast)
Intelligenza Artificiale: come influenza la mente, il benessere e le relazioni. L’intelligenza artificiale sta cambiando la nostra vita ed ha un impatto significativo sulla psicologia umana. I cambiamenti riguardano la nostra mente, il nostro benessere e le nostre relazioni. In quali benefici e quali rischi si concretizza questo impatto nella nostra vita quotidiana? Tra i vantaggi possiamo trovare: • efficienza e produttività: l’utilizzo dell’intelligenza artificiale riduce i tempi di programmazione e realizzazione di idee e progetti; • Analisi dei dati: analizza i dati più velocemente ed in modo innovativo; • Personalizzazione delle operazioni: apprende dalle interazioni precedenti e quindi aumenta la precisione nella qualità delle risposte che genera; • Accessibilità: le informazioni sono più accessibili a tutti ed in modo più veloce; • Innovazione: usata bene in ogni campo permette di raggiungere risultati prima impensabili. Si tratta infatti di un’assistente super efficiente. Quali sono invece i probabili rischi legati all’uso dell’intelligenza artificiale? Vediamone alcuni: • dipendenza ed isolamento: se si inizia a vedere che nell’intelligenza artificiale c’è tutto il rischio è che si crea una dipendenza • ansia e stress: l’ansia e lo stress possono essere generati da problemi legati all’utilizzo etico relativamente all’intelligenza artificiale; • Distorsione della realtà: l’intelligenza artificiale, grazie alla sua capacità di apprendimento impara i tuoi gusti e ti propone sempre solo cose che confermano i tuoi gusti e tu hai una dispercezione della realtà.; • Relazioni umane deboli: pensare che da li possiamo avere tutto,; c’è un sovraccarico di informazioni e indebolisce le relazioni; • Modelli idealizzati: perdendo il contatto con la realtà, rischiamo di confrontarci, solo idealmente, con modelli che non esistono realmente; • Gelosia e insicurezza: nella relazione l’altro si allontana per interagire con la macchina e questo può generare gelosia e insicurezza nel partner. Cosa possiamo fare? come relazionarci con l’intelligenza artificiale in modo sano? Possiamo ripuntare e rafforzare le relazioni umane. Tornare a capire che le macchina analizziamo dati e danno informazioni. Ma che resta necessario, se non prioritario, investire tempo ed energia per entrare in relazione reale e concreta con l’altro e restare focalizzati sul come usiamo questo tipo di strumenti.
da Antonio Quaglietta | Giu 16, 2023 | Podcast, relazioni (poscast)
Spesso sottovalutiamo l’importanza delle relazioni nella nostra vita. Eppure le relazioni hanno un impatto enorme sul nostro benessere psicologico. E vi è una ricerca che dimostra la validità di questa affermazione. La ricerca parla dell’importanza delle relazioni nella nostra vita e di come esse possano influenzare la nostra felicità, salute e longevità. Robert Waldinger, insieme ad un gruppo di ricercatori, ha studiato la vita di un gruppo di persone con differenti caratteristiche per 75 anni e ha scoperto che coloro che hanno curato le proprie relazioni hanno tratto molti benefici. Tra questi benefici ci sono: * la riduzione dello stress * il miglioramento dell’umore * il rafforzamento del sistema immunitario * l’aumento della resilienza * il miglioramento della salute mentale. Al contrario, chi ha relazioni tossiche può avere un deterioramento fisico ed emotivo e vivere meno. Ma quali sono le caratteristiche delle relazioni sane? Le relazioni sane sono quelle in cui è presente: * una comunicazione aperta e onesta: vuol dire parlare di sé, del proprio sentire; * supporto: devo sapere di poter contare sull’altro; * empatia: so sentire il sentire dell’altro? noto cosa l’altro prova e sente? * affetto fisico: sono presenti contatto fisico o abbracci nelle mie relazioni? * tempo di qualità insieme: la qualità delle relazioni ha un impatto positivo sulla felicità e consente di costruire relazioni forti, durature e di qualità. * risoluzione dei conflitti: le buone relazioni non sono quelle in cui non ci sono conflitti, ma quelle in cui i conflitti vengono risolti.
da Antonio Quaglietta | Apr 14, 2023 | Podcast, relazioni (poscast)
Si può guarire dal narcisismo? Se il narcisismo è un veleno per le nostre relazioni, quali possono essere gli antidoti che ci aiutano a guarire? Ognuno di noi ha un tratto narcisistico che spesso viene mascherato con l’amore. Il primo passo per poter iniziare a guarire dal narcisismo è vederlo. In noi e negli altri. Per vedere il narcisismo in noi è necessario uno specchio, cioè iniziare a guardarci con onestà. Lo specchio: come vedere i propri tratti narcisistici e che fare? • Riconoscere il proprio narcisismo: per guarire dal narcisismo è necessario fare un lavoro di auto-osservazione, autoriflessione. Possiamo farci le seguenti domande: quando ho bisogno di conferme? Quando è che voglio avere ragione per forza? Quando provo quel piacere che so più degli altri? Quando ho piacere di avere il controllo sull’altro? quando è che sono manipolativo? • Accettare la responsabilità: il secondo passo per guarire dal narcisismo è accettare le proprie responsabilità, senza condannarsi e senza giustificarsi. Vuol dire vedere quando siamo nel narcisismo, quando giudichiamo gli altri, quando ci sentiamo superiori. • Tenere un diario di autoriflessione: scriviamo ciò che osserviamo; cerchiamo quando i nostri atteggiamenti sono narcisistici e appuntiamo. Questo ci aiuta a guarire dal narcisismo. • Chiedere feedback: i feedback non piacciono alla nostra parte narcisistica, al nostro ego perché avere feedback è come ricevere un giudizio; è necessaria l’umiltà di accettare quelle che sono le risposte degli altri. • Confrontarsi con le proprie paure: il narcisismo ha origine soprattutto in fattori genetici, ambientali (famiglia- troppo lodato, troppo sminuito), nella paura (non ho strategie per affrontare le situazioni e compenso nascondendo le paure che ho dietro la maschera di grandiosità…ho paura di stare alla pari, ho paura del confronto e reagisco con la maschera di grandiosità e superiorità). Quando vediamo il narcisismo dell’altro, invece, è necessario imparare a difenderci. Lo scudo: come proteggerci dalle parti narcisistiche dell’altro? • Riconoscere i segni del narcisismo: love bombing, manipolazione, sminuire gli altri sono tutti segnali delle parti narcisistiche degli altri; quando le riconosciamo possiamo imparare a difenderci; • Stabilire confini chiari: per capire come mettere confini chiari possiamo scrivere ciò che vogliamo permettere o non permettere all’altro; iniziamo la frase ‘va bene tutto tranne….’ E continuiamo. • Accrescere l’indipendenza emotiva: possiamo chiederci: quanto ho bisogno dell’altro per stare bene? quanto permetto all’altro di tessere le fila delle mie emozioni? • Non alimentare il narcisismo: disinnescare i conflitti, non lasciarsi trascinare dentro i meccanismi del narcisismo è fondamentale per non alimentarlo. • Imparare a comunicare efficacemente: esprimere quello che si sta provando. • Creare un network relazionale: avere relazioni sane e nutrienti è uno degli aspetti principali per non cadere nelle parti narcisistiche dell’altro.
da Antonio Quaglietta | Apr 7, 2023 | Podcast, emozioni (posdcast), relazioni (poscast)
La relazione con il narcisista spesso non è semplice da gestire. Il primo passaggio fondamentale da fare è riconoscere il narcisismo, nostro e gli altri. Nella scorsa diretta ne abbiamo visto i segnali: • Comunicazione unilaterale • Ricerca di conferme • Svalutazione degli altri e sopravvalutazione di noi stessi • No empatia e comprensione • Manipolazione e coercizione, con particolare utilizzo del gaslighting La relazione con il narcisista è una relazione ciclica, ossia si ripete, e si basa su tre fasi: 1) Idealizzazione: il narcisista vuole ammirazione degli altri; deve essere al centro, non vuole amore, vuole solo possesso. Idealizza l’altro, la relazione ed è prodigo di complimenti; attua un vero e proprio bombardamento d’amore e ha come scopo quello di far sentire unico l’altro. Il punto debole a cui si aggancia si subisce questo comportamento è la voglia di sentirsi al centro: si uniscono il narcisismo manipolatorio e il narcisismo interno. 2) Svalutazione: è una fase che avviene quando il narcisista prende la sicurezza nella relazione. Ha sedotto e può abbandonare: il suo scopo era destabilizzare, possedere e una volta raggiunto questo scopo inizia la svalutazione. Può avere atteggiamenti di gelosia, avanza accuse, utilizza la proiezione dei lati negativi; spesso colora la sua comunicazione di ironia, sarcasmo e usa il gaslighting 3) Lo scarto: dopo che ha destabilizzato, ha fatto in modo di diventare tutto il mondo dell’altro, passa alla fase dello scarto. Avviene così un vero e proprio distacco emotivo spesso seguito dalla chiusura della relazione. Ma visto che il narcisista ha creato il vuoto intorno e l’altro si ritrova solo, cercherà di salvare la relazione. Ma in realtà non c’è nessuna relazione: c’è un copione egocentrato. Al centro c’è l’ego. Quali sono gli antidoti nella relazione con il narcisista? Vediamone alcuni: 1) riconoscere i segnali: ci possiamo occupare delle nostre ferite solo se le vediamo; 2) mettere i confini chiari: il narcisista confonde, manipola, non regge la chiarezza. 3) Comunicazione assertiva: mi sento sempre in grado di dire “io penso”, “io sento”; non non c’è svalutazione nella relazione. 4) Aiuto esterno: è fondamentale. Possiamo distinguere quello professionale e quello relazionale.
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