La relazione con le emozioni

Vuoi avere ragione o vuoi essere felice?

Vuoi avere ragione o vuoi essere felice?

Tu non mi capisci! Tu non mi stai accettando! Tu non mi comprendi!

Quante volte ci capita di utilizzare questo linguaggio nei nostri conflitti? Spostiamo sull’altro la responsabilità del conflitto, difendendo le nostre ragioni ad ogni costo.

Ma vogliamo avere ragione o essere felici?

Quando ci relazioniamo agli altri, soprattutto nei conflitti, tendiamo a voler avere ragione e ad imporre all’altro la nostra visione delle situazioni. Ogni accusa che rivolgiamo all’altro, però, possiamo allo stesso modo rivolgerla a noi stessi. E’ sempre di noi che si parla!
Utilizzando le domande sul rigiro del lavoro di Byron Katie possiamo arrivare a comprendere che quando vogliamo difendere le nostre ragioni, quando vogliamo esercitare potere e controllo sull’altro, accusandolo, stiamo in realtà definendo noi stessi..
Crediamo di avere ragione, senza ascoltare realmente le ragioni dell’altro, e lo accusiamo di avere certi atteggiamenti negativi che sono gli stessi che abbiamo noi e che non vediamo.

Questo modo di fare va a discapito della nostra felicità.
Questo ci rende davvero felici? Questo modo di comportarci ci aiuta a sviluppare realmente la nostra felicità?
E’ davvero importante avere torto o avere ragione?

E tu, vuoi avere ragione o essere felice?
Fammi sapere nei commenti,
Antonio

La
relazione con le emozioni

Vuoi avere ragione o vuoi essere felice?

Vuoi avere ragione o vuoi essere felice?

Tu non mi capisci! Tu non mi stai accettando! Tu non mi comprendi!

Quante volte ci capita di utilizzare questo linguaggio nei nostri conflitti? Spostiamo sull’altro la responsabilità del conflitto, difendendo le nostre ragioni ad ogni costo.

Ma vogliamo avere ragione o essere felici?

Quando ci relazioniamo agli altri, soprattutto nei conflitti, tendiamo a voler avere ragione e ad imporre all’altro la nostra visione delle situazioni. Ogni accusa che rivolgiamo all’altro, però, possiamo allo stesso modo rivolgerla a noi stessi. E’ sempre di noi che si parla!
Utilizzando le domande sul rigiro del lavoro di Byron Katie possiamo arrivare a comprendere che quando vogliamo difendere le nostre ragioni, quando vogliamo esercitare potere e controllo sull’altro, accusandolo, stiamo in realtà definendo noi stessi..
Crediamo di avere ragione, senza ascoltare realmente le ragioni dell’altro, e lo accusiamo di avere certi atteggiamenti negativi che sono gli stessi che abbiamo noi e che non vediamo.

Questo modo di fare va a discapito della nostra felicità.
Questo ci rende davvero felici? Questo modo di comportarci ci aiuta a sviluppare realmente la nostra felicità?
E’ davvero importante avere torto o avere ragione?

E tu, vuoi avere ragione o essere felice?
Fammi sapere nei commenti,
Antonio